Antonio Licciulli
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  FILOSOFIA
Pensieri, citazioni e confronti sui temi filosofici che mi appassionano.

Prima pubblicazione:

La conoscenza

"Un centopiedi andava in giro felice. Un giorno una formica gli chiese per scherzo: "quale piede metti prima dell'altro?" Il centopiedi si fermò a pensarci. Da quel momento non riuscì più a camminare"

Questa storiella per bambini vale da monito a chi vuole affrontare il problema della conoscenza. Pertanto arrivati a questo punto siete liberi di tornare indietro.

La parola "filosofia" deriva dal greco "philosophia" composta da "philo" tema indicante "amore" e "sophia" sapienza. Filosofia significa dunque amore, ricerca della sapienza.

Ho trovato impressionanti similitudini tra due approcci al problema della conoscenza tra di loro molto distanti nel tempo: quello di un brano dei canoni buddhisti e quello suggerito dal fisico Richard Feynman. 

Il brano seguente è tratto dai canoni buddhisti:

Kalama Sutta

" Do not believe in anything(simply) because you have heard it.
Do not believe in traditions because they have been handed down for many generations.
Do not believe in anything because it is spoken and rumoured by many.
Do not believe in anything(simply) because it is found written in your religious books.
Do not believe in anything merely on the authority of your teachers and elders.
But after observation and analysis, when you find that anything agrees with reason and
is conducive to the good and benefit of one and all then accept it and live up to it."

Buddha (Anguttara Nikaya Vol I, 188-193 R.T.S. ED)

Il tema dell'osservazione e dell'analisi sono fondamentali per il buddhismo per arrivare realmente alla conoscenza che guida il nostro agire quotidiano. Non bastano e non servono maestri dottrine, religioni se quanto si presume di sapere non viene sperimentato e non conduce al bene per se e per gli altri.

Mi viene spontaneo confrontare questo approccio con alcune considerazioni del grande fisico Richard Feynmann (1918 ­ 1988; Nobel Laureate, 1965).
What is science?
Nel 1966 Richard Feynmann fu invitato al convegno nazionale degli insegnanti di scienze. Qui tenne una conferenza dal titolo "what is science".
Cerco di riassumere e tradurre al meglio in italiano alcuni passaggi del suo intervento:
" ... A un certo punto (dell'evoluzione) alcuni animali poterono imparare più rapidamente dall'esperienza e ancora più rapidamente semplicemente guardando ... e ancora apprendendo da altri. ..... Fu dunque possibile che una razza potesse accumulare conoscenza. .... Arrivò un tempo in cui le idee, sebbene accumulate lentamente, erano accumuli non solo di cose pratiche e utili ma anche un grande accumulo di pregiudizi, di strane e vecchie credenze.
Quindi fu scoperto un modo per vincere i disagi. Questo modo consiste nel dubitare che tutto ciò che è stato trasmesso nel passato sia vero e cercare di verificare la veridicità nuovamente dall'esperienza. E questo è scienza: il risultato della scoperta che è sempre utile verificare nuovamente tramite esperienza diretta e non necessariamente fidandosi dell'esperienza del passato. Io la vedo così, questa è la mia migliore definizione."(R.P. Feynman: The pleasure of finding thing out, Penguin Press 2000)

La forza della specie umana, il motore che le ha permesso di dominare il mondo è la capacità, unica tra le specie viventi, di saper trasmettere e condividere una mole enorme di informazioni volte a rafforzare l'esperienza quotidiana e il patrimonio informativo genetico. Alla trasmissione orale si è aggiunta la scrittura, la stampa, la radio, il telefono la televisione, il satellite infine internet. Internet innerva come un sistema nervoso la totalità della superficie del pianeta. Questa capacità di trasmettere e condividere informazioni si è dimostrata efficace quanto lo stesso meccanismo della riproduzione genetica e biologica.
La conoscenza (o se si vuole: sapienza, scienza, consapevolezza, filosofia ...) è un valore aggiunto alla mera trasmissione e condivisione delle informazioni. Consiste in un processo continuo di verifica, riflessione, sperimentazione e validazione. La sperimentazione non è solo una pratica di laboratorio, appannaggio di una elite di ricercatori. Secondo l'insegnamento di grandi maestri, la sperimentazione è interrogazione continua, deduzione e pratica quotidiana, capacità costante di rimettersi in discussione, sintesi di finalità e mezzi tramite pratica e testimonianza.

Antonio Licciulli, La conoscenza: Pubblicato su web il 25/12/2000